Notizie della Busa di Tione
Carta, plastica, avanzi di carne, pezzi di polenta e rifiuti di ogni tipo. Quattro grossi sacchi neri di rifiuti indifferenziati prodotti da un ristorante della Val Rendena e poi abbandonati a Tione, notati da alcuni cittadini che hanno avvisato la Polizia Locale delle Giudicarie.
Gli agenti hanno constatato l'abbandono abusivo di rifiuti e hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili, e tra la spazzatura e gli avanzi di cibo sono riusciti a trovare alcuni indizi, attraverso i quali sono arrivati al presunto responsabile dell'abbandono: un ristorante situato nel bel mezzo del Parco Adamello Brenta, ed aperto nei fine settimana per l’asporto, per il quale è scattata una sanzione di 600 euro.
Lo smaltimento dei rifiuti è stato effettuato direttamente dal titolare del pubblico esercizio, un uomo che si muove su un auto intestata ad un pregiudicato residente nel bresciano e sulla quale sono in corso ulteriori accertamenti.
Fondamentale per l’individuazione del responsabile il sistema di videosorveglianza dell’Amministrazione comunale di Tione di Trento, grazie al quale anche nel corso del 2020 sono state comminate più della metà delle 91 sanzioni accertate per abbandono di rifiuti dalla Polizia Locale delle Giudicarie di Tione di Trento su tutto il territorio di competenza, il record dalla costituzione del Corpo avvenuta nel 2007.
BORGO LARES. Anche in tempo di pandemia da Covid-19 il Centro Sci Borgo Lares non si è dato per vinto e ha messo in campo tutte le attività possibili nel rispetto della normativa anti-contagio.
Il Centro Sci è aperto (non al pubblico) dallo scorso 19 dicembre e sta offrendo la possibilità di allenarsi agli unici sciatori quest’anno autorizzati all'utilizzo degli impianti sciistici, ossia gli atleti agonisti tesserati Fisi e gli studenti del liceo della montagna di Tione.
E' uno sforzo importante finalizzato a offrire un servizio in un momento molto delicato, applicando in maniera molto rigorosa le recenti norme emanate con i vari DPCM, a partire da precise norme di sanificazione fino ad un rigoroso controllo e limitazione degli accessi.
Fin dall’apertura sono stati moltissimi gli Sci Club che hanno scelto Borgo Lares come sede per gli allenamenti, alcuni provenienti anche da fuori provincia: Sci club Bolbeno, Sporting Club Madonna di Campiglio, Agonistica Campiglio Val Rendena, Ski Team Sopramonte, Polisportiva Vighenzi di Padenghe, Ski Team Brentonico, Ski Team Pinzolo, Polisportiva Tremalzo, Agonistica Valsabbia Giudicarie, Sci Club Altomincio, Campiglio Ski Team, Ski Team Paganella e Sci Club Panarotta.
Il totale di atleti coinvolti supera le 400 unità alle quali vanno aggiunti un centinaio di fruitori costituiti da studenti e istruttori del liceo della montagna di Tione che per ben tre settimane hanno utilizzato l’impianto durante tutto l’arco della giornata.
Punto di forza in questo momento è la possibilità di orari di apertura “elastici”, in base alle richieste dei vari club, con orari mattutini, pomeridiani e serali visto che il centro è dotato dal 2014 di un efficiente impianto di illuminazione notturna. Grazie a diverse turnazioni si è così evitata ogni concentrazione di atleti rispettando l'obbligo di evitare assembramenti.
Forte di queste peculiarità lo Sci Club Bolbeno in collaborazione con il comitato Fisi trentino ha potuto programmare in data 13 febbraio il Memorial Fedele Marchetti, gara di circuito ragazzi allievi in memoria del compianto fondatore dello Sci Club Bolbeno scomparso lo scorso anno. La gara, perfettamente organizzata, ha visto la partecipazione di oltre 200 atleti che sono giunti in pista in maniera scaglionata, rispettando i rigidi protocolli per lo svolgimento di una competizione agonistica.
Visto l’ottimo svolgimento del Memorial Fedele Marchetti, il prossimo 28 febbraio è in programma un’altra gara riservata agli agonisti: il XXVIII Memorial Mario Marchetti che vuole ricordare un’altra persona che in passato ha dato l’anima per il Centro Sci Borgo Lares e che oggi sarebbe orgogliosa dei risultati raggiunti da questa ski area che negli anni ha saputo ritagliarsi un ruolo importantissimo nel mondo dello sci alpino della nostra Provincia e non solo.
La Pro Loco Bolbeno, ente gestore del Centro Sci Borgo Lares, è particolarmente orgogliosa di poter offrire in un momento così delicato un servizio apprezzato nel quale si stanno agevolando, con tariffe agevolate, atleti e tecnici residenti negli oltre 42 comuni convenzionati e le istituzioni scolastiche. Un particolare ringraziamento va ai numerosi sponsor e alle amministrazioni comunali convenzionate che non hanno fatto mancare il loro apporto nemmeno quest’anno, nonostante le difficoltà del periodo che stiamo vivendo.
È passato un anno da quando sentivamo i primi comunicati stampa sui Media di tutto il mondo dei contagi e ricoveri in terapie intensive dei pazienti di Covid19. Ricordiamo tutti con grande apprensione l’alternarsi di notizie allarmanti che ci avrebbero sopraffatti nei mesi successivi quando, appunto, fu dichiarata Pandemia.
Mai avremo pensato che negli anni 2000 il mondo sarebbe stato messo in ginocchio – come abbiamo visto in questi mesi – con questa terribile e devastante Pandemia.
Mai avremo pensato che per poter contenere i contagi avremmo dovuto ricorrere a ‘chiudersi’ e a ‘tingersi’ di vari colori!
Ed è proprio pensando a quest’ultima realtà oggettiva ‘cromatica’ che ho approfondito ricercando nella nostra Storia. Chi avrebbe mai considerato che l’Italia a colori come oggi la vediamo sugli schermi TV e sulla stampa, anche un tempo lontano - oltre 200 anni fa - avesse avuto quasi gli stessi colori. Sto parlando quando nel nostro Paese i colori - sulle cartine geografiche che abbiamo visto e studiato ai tempi della scuola - servivano a suddividere i vasti Stati in cui era diviso il ‘nostro stivale’: l’Impero Austro-Ungarico, il Lombardo Veneto, il Regno di Sardegna, il Ducato di Parma, il Granducato di Toscana, lo Stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie.
In entrambi i casi: in epoca lontana e oggi, si vivevano e si vivono giornate e mesi con trepidazione in balìa delle notizie inquietanti che hanno accompagnato negli anni la storia d’Italia e l’attuale tempo del Covid19.
BORGO LARES. Eh già, sembra ieri e sono già passati ben 5 anni da quel primo incontro nella sala del II piano del Municipio di Tione.
In foto la prima riunione del Circolo alle Scuole Professionali UPT; sulla sinistra il presidente Marco Gualtieri
Era infatti il 16 febbraio 2016. Quella sera alcuni appassionati di fotografia si ritrovarono per dar vita a un’associazione che si occupasse di fotografia, c’erano giovani e veterani (nati con la macchina fotografica e la pellicola) che decisero di mettersi in gioco. Fu una serata ricca di idee e spunti per gettare le basi del nuovo sodalizio fotografico. Si trattava però di dare un nome a questa associazione: Fotoclub, Circolo Fotografico, queste solo un paio di nomi che candidarono per la denominazione che avrebbe avuto. Si parlò a lungo, si discusse quale fosse la migliore… poi ad un certo punto si convenne all’unanimità di chiamare questa nuova realtà molto semplicemente: Circolo Fotografico Tionese da qui la sigla C.F.T.
Qualcuno dei presenti più ‘anziani’ motivò anche il fatto che negli anni ’70 era nata un’associazione che allora si chiamò Circolo Fotocineamatori Tionese. Erano gli anni in cui molti fotoamatori si cimentavano anche con le ‘preistoriche’ cineprese in Super 8, quindi allora per accontentare un po’ tutti si volle dare questo nome che accomunava chi si dilettava sia con la fotocamera, sia con la cinepresa.
Tornando alla fondazione del CFT, qualche settimana più tardi – dopo l’incontro in Municipio - ci si ritrovò nuovamente per l’approvazione dello Statuto che avrebbe decretato la nascita vera e propria del Circolo Fotografico.
La sede che accolse questa assemblea ‘costituente’ fu la biblioteca della Scuola delle Professioni UPT in via Roma 15, gentilmente concessa, allo scopo, dal direttore prof. Claudio Nicolussi, il quale si prodigò – nelle settimane successive – per ospitarci in un’aula quale sede ufficiale del sodalizio appena nato. Nel 2017 la sede del Circolo si è trasferita al 2° piano del Municipio di Bolbeno gentilmente messa a disposizione dalla amministrazione comunale.
In foto l'approvazione dello Statuto con il vicepresidente Pietro Perottino
Da quelle serate ne passarono molte altre, che nel tempo consolidarono le amicizie di appassionati/e dell’obiettivo nell’attuale CFT, attraverso incontri e ritrovi serali o in occasione di uscite fotografiche, scrivendo la storia di questi 5 anni, grazie alle persone che a vario titolo si sono prodigate a darci una mano nelle diverse occasioni di incontro.
Buon compleanno Circolo Fotografico Tionese!