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Tue, Sep

Ieri 25 ottobre, moltissime persone, verso mezzogiorno, hanno abbandonato per qualche minuto le proprie attività per guardare all’insù. Muniti di schermi protettivi molti hanno rivolto lo sguardo al cielo dove luna  e sole apparivano in tutta la loro forma ‘smagliante’ creando una sorta di forma giallo-arancione molto singolare, un evento spettacolare che quando si presenta è sempre un fenomeno accattivante da vedere che avviene nel nostro “universo”.

Eh sì il sole è tornato dare spettacolo con un eclissi solare molto visibile anche in Italia, nella nostra zona esattamente dalla propria abitazione a Tione, il fotografo Marco Gualtieri (presidente del Circolo Fotografico Tionese) ha dato ancora una volta prova della sua grande competenza nel ripresa fotografica, regalandoci questo meraviglioso scatto.

Per i più ‘ferrati’ in materia di fotografia astronomica diremo che uno scatto di questo tipo è stato realizzato (alle ore 12.12) con una fotocamera Nikon Z7 sulla quale è stato montato un teleobiettivo da 500 mm. con un’apertura di diaframma  a f/11 e 100 ISO per la sensibilità, mentre il tempo di esposizione è stato di 1/2500 di secondo.



PONTE ARCHE: Proseguono gli appuntamenti volti ad approfondire le tematiche relative all'energia sostenibile ed al fotovoltaico.

Dopo gli appuntamenti di Tione di Trento e San Lorenzo in Banale questa sera, giovedì 21 luglio, alle 20:30 si tornerà a parlare di "Energia sostenibile. Fotovoltaico e cenni sulle comunità energetiche" a Ponte Arche nella Sala consiliare del comune di Comano Terme.

All'incontro promosso dal Bim Sarca Mincio Garda, in collaborazione con la Provincia, parteciperanno Mario Tonina, vicepresidente e assessore provinciale all'Urbanistica, ambiente e cooperazioneGiorgio Marchettipresidente del Consorzio BIM Sarca Mincio GardaMauro Chiodegapresidente Vallata Alto Sarca, Fabio Zambottisindaco di Comano Terme e un funzionario dell'Agenzia Provinciale per le risorse idriche e l'energia APRIAE. Moderarà la serata la giornalista Jessica Pellegrino.

 

In foto la serata a San Lorenzo - Dorsino

 

 

"Un esempio per i giovani, un talento che si è costruito da solo in campo imprenditoriale valorizzando l'aspetto umano e sociale del fare impresa. Antonello Briosi è sì un campione di impresa, ma prima ancora un campione di cittadinanza che ha lasciato il segno, e continua a farlo tutt'oggi, non solo nella sua comunità di origine ma in molte iniziative a livello nazionale ed internazionale". Così l'assessore alle attività economiche della Provincia autonoma di Trento Achille Spinelli ieri a Pranzo di Tenno, in occasione del conferimento da parte del sindaco Giuliano Marocchi e dell'assessore alla cultura Giancarla Tognoni della cittadinanza onoraria all'imprenditore fondatore della Metalsistem di Rovereto.

 

 

A sottolineare l'importanza, non solo formale, dell'importante erano presenti, oltre all'intera comunità di Pranzo, tantissime autorità: oltre all'assessore Spinelli, il presidente di Confindustria Fausto Manzana, con il vice direttore Alessandro Santini, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, la senatrice Donatella Conzatti, ed inoltre i rappresentanti del mondo economico dell'Alto Garda, delle istituzioni e delle realtà associative e di volontariato della zona (Nuvola, Protezione civile, vigili del fuoco, alpini e Comitato valorizzazione di Pranzo).

"Onorato e commosso di questo riconoscimento" si è detto Antonello Briosi dopo la lettura delle motivazioni della cittadinanza onoraria (votata all'unanimità dal consiglio comunale di Tenno) che, come ha ricordato il sindaco, ha preso le mosse dalla grave situazione venutasi a creare nei primi mesi del 2020 a causa della pandemia da Covid-19 con la fornitura gratuita di dispositivi di protezione distribuiti alla cittadinanza. Ma sarebbe riduttivo fermarsi soltanto a questo aspetto: "Briosi - ha detto il primo cittadino - si è dimostrato nel corso della sua carriera un imprenditore brillante e di successo, patron del gruppo Metalsistem di Rovereto, azienda di prestigio attenta all'innovazione sia nella produzione che nella ricerca del benessere dei propri dipendenti. Il suo impegno tuttavia si rivolge anche a diverse iniziative di solidarietà e di supporto per la soluzione di situazioni di disagio e di disparità sociale o anche solo di sostegno alla fragilità sia economica che umana al fine di ottimizzare le possibilità di progresso collettivo dando a tutti un'occasione per migliorare e crescere. Attraverso la Fondazione Metalsistem onlus, di cui è presidente, ha contribuito a realizzare innumerevoli interventi a supporto di iniziative sociali ponendo come fondamento della propria azione tre parole chiave: etica, lealtà e legalità".

Elementi riconosciuti dall'assessore Spinelli che, portando il saluto del presidente Fugatti e dell'intera Giunta provinciale, ha sottolineato "le capacità imprenditoriali e umane di Antonello Briosi con una vera attenzione all'etica e al bene comune. Noi sappiamo solanto una parte del suo impegno a favore di chi per mille ragioni si trova in difficoltà. Ma tante cose di lui non le sappiamo perché lui sa fare bene del bene senza dirlo".

Di "un uomo di straordinaria ordinarietà" ha parlato il sindaco di Rovereto Valduga elogiando Briosi per "la sua capacità di creare lavoro e innovazione assieme ad un'azione sociale attraverso la Fondazione Metalsistem" mentre la senatrice Conzatti ha detto che "in Briosi c'è genio, costanza, capacità di essere due passi avanti e molto coraggio".

"Manca qualcosa - ha ribattuto prontamente l'imprenditore - Una parte di incoscienza...". Una battuta che ha offerto lo spunto al presidente di Confindustria Manzana per sottolineare che "un filo di incoscienza è negli imprenditori. Ma è nelle nostre corde affrontare le sfide e vincerle. Tu, Antonello, sei un esempio per tutti noi perché come hai dimostrato nell'aiuto alle persone più fragili e deboli vinciamo se vince tutta la comunità: questo fa di te un vero campione". 

Per  Briosi la cerimonia di oggi è stata un ritorno a casa, in quella manciata di case che lo ha visto crescere ("un po' discolo ma geniale fin da piccolo"  nel ricordo di una sua compagna di classe) e frequentare le elementari nella stessa aula diventata ora centro sociale. "Non ritengo di avere tutti questi meriti - ha detto il 'pranginoto' cittadino onorario - La storia mia deriva da quella della mia famiglia (originaria della zona fin dal 1600 come ricordato dallo storico Marco Grazioli ndr), dai miei avi con l'officina di fabbro-ferraio: un Dna di famiglia che ho trasmesso a mio figlio Mirco che si dà da fare ed è in prima linea non solo in azienda ma anche nel sociale. Ricordo volentieri il passato ma vivo il futuro. Bisogna saper apprezzare le cose piccole e non mollare mai: la costanza è la virtù dei forti anche quando la strada appare irta e impraticabile perché sappiamo che poi, superate le difficoltà, andremo ancora più veloci verso lo stesso obiettivo: portare del bene sia nel mondo del lavoro che della solidarietà" é stato il messaggio conclusivo di Antonello Briosi. 

 

Si sono concluse poco dopo le 13.00 le operazioni per il recupero del corpo senza vita di un alpinista precipitato mentre stava percorrendo la cresta che da Cima Presena porta al Passo dei Segni, nel gruppo della Presanella, a una quota di circa 2.900 m.s.l.m.. L’uomo si trovava in cresta in compagnia di un’altra persona, un familiare, quando è scivolato e precipitato per più di 100 metri lungo un canale caratterizzato da salti di roccia.

 

L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è scattato intorno alle 11.20, da parte del compagno di escursione che ha assistito all’incidente e si è dovuto allontanare per trovare campo e chiamare i soccorsi.


Foto: Soccorso alpino Trentino

 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso con l’equipe medica. Per l’uomo non c’era ormai nulla da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso; fatali le ferite riportate nella caduta. In una seconda rotazione l’elicottero ha trasferito in quota due operatori della Stazione di Vermiglio per dare supporto al Tecnico di Elisoccorso nelle operazioni di recupero.

 

Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata verricellata a bordo dell’elicottero e trasferita a Vermiglio. Il compagno, che nel frattempo aveva raggiunto gli impianti di risalita, è stato accompagnato dal passo del Tonale a Vermiglio dagli operatori del Soccorso Alpino.

 

Scatta un Piano provinciale ad hoc per prevenire l'ingresso della peste suina africana (Psa) in Trentino. Obiettivi e azioni sono contenuti nel documento che l’assessore provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, Giulia Zanotelli, ha portato ieri in Giunta. il Piano è stato redatto dal Servizio faunistico, con la collaborazione del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza, secondo le linee guida dell’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale. Tra i principali interventi per la prevenzione, sono stati previsti l'incremento della sorveglianza passiva e un maggior contenimento del numero di cinghiali per ridurne la densità. “I rischi connessi all'eventuale introduzione della Psa in Trentino impongono l'assunzione di misure preventive di ampia portata sotto il profilo sanitario, anche attraverso il coinvolgimento di tutti i cittadini, che saranno coinvolti con informazioni specifiche. È infatti fondamentale che ognuno di noi faccia la propria parte” evidenzia l’assessore Zanotelli.

 

 

La preste suina africana è una malattia virale che colpisce i suidi domestici e selvatici, ma non è trasmissibile all’uomo. A fine 2021 ha fatto il suo ingresso in Italia, con casi rilevati in Liguria e Piemonte e - recentemente - anche in Lazio. Questa malattia causa ingenti perdite economiche nell’intero comparto suinicolo, nell’indotto e non solo. Infatti, per evitare la diffusione del virus si applica il divieto di spostamento di suini vivi e di prodotti derivati, ma anche il divieto di esercizio della caccia, della pesca, della raccolta di funghi e tartufi e delle attività sportive all’aperto. Iniziative dalle gravissime implicazioni economiche dirette e indirette.

 

Attualmente il Trentino risulta indenne da questa malattia ed il “Piano provinciale di interventi urgenti per la gestione e il controllo della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale (Sus scrofa)” approvato oggi dall’esecutivo svolge una funzione preventiva.

 

Il documento prevede azioni dirette sui cinghiali, con la riduzione della loro densità da parte dei cacciatori abilitati e del personale di vigilanza. Per quanto riguarda i suini domestici, invece, saranno intensificate le attività di controllo negli stabilimenti, sia a carattere commerciale sia familiare, per la verifica della corretta applicazione delle misure di biosicurezza, con lo scopo principale di garantire la netta separazione tra domestici e selvatici. Appaiono fondamentali anche gli interventi indiretti, tra i quali molto rilevante è la sorveglianza passiva, ovvero la ricerca sul territorio e la segnalazione di eventuali cinghiali morti o in evidente stato di deperimento. Per questa attività è stato formato il personale del Corpo forestale trentino, oltre ai custodi forestali.


Il Piano ha, inoltre, indicato tra le azioni di prevenzione anche l’informazione dei cittadini, affinché adottino comportamenti corretti per evitare il rischio di diffusione della malattia. È infatti importante sapere, che il virus vive molto a lungo nelle carni suine fresche e stagionate di animali infetti. L’abbandono nell’ambiente di residui di questi cibi rappresenta un grave rischio di trasmissione della malattia agli animali sani e nel periodo estivo questo rischio aumenta. Per sensibilizzare le persone in merito alla necessità di raccogliere i resti di cibo di origine suinicola in sacchetti o contenitori chiusi, in breve tempo saranno installati presso le aree picnic e in bacheche pubbliche dei pannelli informativi.


Tutti i cittadini, quindi, sono invitati al rispetto di queste importanti regole di comportamento e a diffondere in prima persona queste informazioni. Per chiarimenti è possibile contattare il Servizio faunistico e il Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza della Provincia autonoma di Trento.

 

CADERZONE. Gli alunni della classe quinta della Scuola Primaria “Tranquillo Giustina” di Caderzone Terme (TN) hanno partecipato al Progetto-Concorso "Vorrei una legge che…", iniziativa promossa dal Senato della Repubblica in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

 

Dopo un’attenta analisi della lettura del bando, nel mese di novembre, gli alunni con tanta intraprendenza e curiosità, si sono calati nel ruolo di senatori, affrontando varie tematiche, per loro di primaria importanza, per realizzare un disegno di legge. Sono stati coinvolti in questo progetto e si sono riuniti per proporre, discutere e approvare una legge che risponda alle loro esigenze. Con la loro creatività, tenacia e intraprendenza hanno portato avanti questo progetto, raggiungendo ottimi risultati, qualificandosi tra le undici scuole vincitrici d’Italia e unica scuola trentina a ricevere il riconoscimento il 2 maggio 2022 a Palazzo Madama.

 

 

Vorrei una legge che… realizzasse un treno per viaggiare sicuri e tutelare il nostro ambiente”. È questo il titolo della legge nata dalla loro fantasia e dalle loro richieste. Partendo dal contesto ambientale di una regione come il Trentino, è nata l'idea di proporre una legge che salvaguardi il territorio, l'ambiente e il paesaggio, preservando la bellezza e l'autenticità paesaggistica.

L’entusiasmo dei bambini nella realizzazione di questo progetto ha consentito di arricchire l’offerta formativa e di sviluppare abilità e competenze trasversali. Questa si è rivelata certamente un’esperienza utile e istruttiva.

 

È doveroso esprimere un caloroso ringraziamento al dirigente scolastico dell’istituto, Giuseppe Prigiotti, ai sindaci dei Comuni di Caderzone, Strembo e Bocenago, per aver reso possibile questa esperienza indimenticabile.

Grazie alla maestra Antonella Pugliese, promotrice del progetto, per avere trasmesso agli alunni il valore di appartenenza e rispetto del territorio, allo scopo di sensibilizzarli sui bisogni sociali e di avvicinarli alle Istituzioni.

Grazie alla maestra Silva Pasquali, delegata di sede, per la disponibilità e il sostegno dimostrato durante il viaggio a Roma.

Grazie anche alle famiglie che hanno accolto con impegno e spirito di collaborazione questo evento.

Il successo è il punto di contatto tra la fortuna e l’impegno”.

 

 

 

 

 

Un’escursionista del 1989 di Vigasio (VR) è scivolata sul sentiero 323 che dal rifugio Brentei porta al rifugio Alimonta, sulle Dolomiti di Brenta, riportando un trauma facciale. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 14.20.

 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha sbarcato nei pressi dell’infortunata il Tecnico di Elisoccorso con l’equipe medica. Dopo aver ricevuto le prime cure sanitarie, la donna è stata recuperata a bordo dell’elicottero e trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento. Pronti in piazzola per dare supporto in caso di bisogno, gli operatori della Stazione Madonna di Campiglio.

 

 

A distanza di un’ora si sono susseguiti due interventi per soccorrere due escursionisti inciampati sul sentiero 217 tra il lago Serodoli e il lago Nero in Val Rendena. La prima chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 15 per un’escursionista del 1977 di Roma che nella caduta si è ferita al volto; la seconda, verso le 16, per un escursionista del 1942 di Roma che ha battuto la testa dopo essere scivolato per circa due metri.

 

In entrambi i casi, gli infortunati sono stati raggiunti dal Tecnico di Elisoccorso e dall’equipe medica dell’elicottero di Trentino Emergenze, mentre gli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio si rendevano disponibili in piazzola per dare eventuale supporto. La prima escursionista soccorsa è stata elitrasportata all’ospedale di Tione per accertamenti, mentre il secondo all’ospedale Santa Chiara di Trento.

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